Se hai voglia di dolci, ami i carboidrati, cedi alla tentazione dei grassi saturi o tutte queste cose assieme, sicuramente sai cosa intendiamo quando parliamo di sensi di colpa legati al cibo. Si tratta di quella serie di emozioni negative e ramanzine interiori che ci facciamo dopo esserci concessi uno snack, un dolce, o un pasto particolarmente ricco.
Se sei ossessionata da quello che dovresti o non dovresti mangiare è il momento di smetterla davvero con i sensi di colpa…
1. Identifica la Cause del Senso di Colpa
Da bambini non associamo il cibo alla vergogna o ad altre sensazioni negative. Ci deve essere qualcosa che fa nascere questa associazione e la conseguente idea negativa. Può trattarsi di un fratello che ti dice che sei obeso da bambino, o delle riviste patinate piene di modelle innaturalmente magre. Individuare la fonte del senso di colpa legato al cibo ti aiuterà a superare la negatività e ad associare al cibo nuove e più positive emozioni.
2. Affronta i Messaggi Negativi che Vengono dall’Esterno
In molti casi, si viene influenzati da sorgenti esterne di sensi di colpa legati al cibo. Ad esempio, se un genitore ti segue tutto il tempo quando sei adolescente dicendoti “se mangi hot dog ingrassi” senza dubbio inizierai a percepire gli hot dog come un cibo “cattivo”. Quindi cerca di prendere le distanze da questi tipi di giudizi (o di ignorarli) confrontandoti coi tuoi genitori e con i loro atteggiamenti negativi.
3. Cibi Buoni e Cibi Cattivi
Il cibo è energia. E a meno che sia pieno di vermi o di batteri non esiste un cibo fondamentalmente “buono” contro un cibo fondamentalmente “cattivo”. Sicuramente cercherai di non mangiare cioccolato per cena tutte le sere, ma nello stesso modo avresti delle carenze nutritive se mangiassi sempre carote (spesso considerate un cibo “buono”) per cena. La cosa importante è seguire una dieta bilanciata consumando cibi di ogni tipo – grassi, carboidrati, e zuccheri. Così puoi realisticamente goderti una piccola porzione di cioccolato, con moderazione e senza sensi di colpa.
4. Cerca di Introdurre Alimenti nella Dieta, Non di Eliminarli dalla Dieta
Un sacco di stress si crea attorno alle nostre scelte alimentari. Chi soffre di sensi di colpa legati al cibo potrebbe sentirsi ansioso quando mangia per via della pressione causata dal pensiero di dover mangiare solo cibi “buoni”. Invece di contare le calorie ed eliminare i carboidrati dalla tavola, cerca di variare i pasti nella forma e nel colore, nei tipi di alimenti e negli ingredienti. Questo ti aiuterà a prendere quotidianamente decisioni positive relative all’alimentazione invece di imporre continue limitazioni ai tuoi pasti.
5. Impara a Conoscere il Cibo
Stavo per scrivere “Impara a Perdonare il Cibo”, ma la parola ‘perdonare’ lascia pensare che ci sia a monte un errore di qualche tipo, spesso messo in relazione a un comportamento alimentare indulgente. E invece no: non punirti per una scelta alimentare, cerca invece di comprendere le ragioni della tua scelta senza sentimenti negativi. Non c’è nessun problema se spendi a piene mani per un nuovo paio di scarpe o per una camicia, né per un cupcake una volta ogni tanto; non è necessario nessun perdono.
6. Impara a Riconoscere e ad Affrontare le Cause della Fame
Punire te stessa dopo un’abbuffata non ti farà certo bene. Anzi, questa reazione crea un pericoloso circolo di indulgenza e maltrattamenti interiori. Prova, invece, ad affrontare un’abbuffata in modo più sano, cercando di capire cosa ti ha portato ad abbuffarti. Ad esempio, sei forse stressata da un punto di vista lavorativo, finanziario o relazionale? A volte usiamo il cibo come forma di controllo o come meccanismo di resistenza invece di affrontare la reale sorgente dei nostri problemi.
7. Impara ad Amare Te Stessa
Il senso di colpa legato al cibo può avere la sua origine in un genitore troppo impegnato a giudicarti o nelle convinzioni poco realistiche della società. Il senso di colpa così generato si instaura e cresce internamente. Si tratta di una conversazione spiacevole e dannosa che abbiamo ogni giorno con noi stessi riguardo alle nostre scelte alimentari. Quindi, se mangi un biscotto in più, lascia perdere le ramanzine interiori e la vergogna, non sei una brutta persona, sei solo un essere umano.
8. Ogni Tanto Cedi alla Tentazione
Non è realistico pensare di vivere la vita senza mangiare mai più il tuo cibo preferito. So che non posso vivere senza muffin al cacao e burro di arachidi, e se cercassi di farlo finirei per mangiarne una confezione intera. Invece me li concedo ogni tanto. Me li sono guadagnati ed è mio diritto mangiarli. Però cerco di non tenerne una confezione intera in casa, o in una giornata storta finirei per mangiarmeli tutti. Concedermi ogni due o tre settimane qualcuno dei miei dolcetti preferiti mi permette di godermi meglio un momento speciale.