La malattia di Crohn è una patologia infiammatoria cronica che colpisce tra 400.000 e 600.000 persone in Nord America. È dovuta a una combinazione di fattori batterici, ambientali, immunologici e genetici. Nella persone che soffrono della malattia di Crohn, il sistema immunitario aggredisce l’intestino. In passato si pensava fosse una malattia autoimmune, ma recenti studi hanno riclassificato questa patologia come una condizione di immunodeficienza.
Non esistono cure per il morbo di Crohn, ma vi sono varie possibilità di trattamento. I trattamenti cercano di tenere sotto controllo la patologia e di prevenire le ricadute più gravi.
La malattia di Crohn colpisce uomini e donne in misura uguale e a qualsiasi età. I fumatori hanno il doppio delle probabilità di contrarre la malattia. Molti sintomi della malattia di Crohn sono di natura gastrointestinale, ma vi possono essere ripercussioni sull’intero corpo.
Ecco i 10 sintomi più comuni della malattia di Crohn…
1. Dolore addominale
Il dolore addominale è uno dei primi sintomi della malattia di Crohn. Le viscere inviano segnali di dolore al cervello quando l’intestino si infiamma e si irrita. Col progredire della malattia, si possono formare ulcere nell’intestino crasso e nell’intestino tenue. Al passaggio del cibo su queste lesioni, viene avvertito un dolore profondo. Il dolore addominale che induce al vomito può essere un sintomo di ostruzione dell’intestino. Se si avvertono con regolarità dolori intestinali intensi, è opportuno rivolgersi al medico poiché il morbo di Crohn può avere complicazioni anche gravi.
2. Crampi
I crampi sono un sintomo comune nelle persone che soffrono di morbo di Crohn. Con il progredire della malattia si forma del tessuto cicatriziale intorno all’intestino. Quando la persona mangia e l’intestino si mette in movimento, il tessuto cicatriziale si tende provocando crampi incredibilmente dolorosi. La persona può avvertire nausea e voglia di vomitare, proprio a causa del dolore. In chi è affetto da morbo di Crohn può venire meno il desiderio di mangiare poiché tale attività provoca dolori molto intensi. I crampi possono essere dovuti anche al gonfiore e alla flatulenza che accompagnano la malattia di Crohn.
3. Diarrea
Quando la malattia di Crohn colpisce l’intestino fa secernere acqua ed elettroliti. Questi elementi si mischiano alle feci e causano diarrea. Se viene colpito l’intestino crasso, la diarrea può essere di scarsa quantità ma molto frequente durante il giorno. Se viene interessato l’intestino tenue, la diarrea può essere abbondante ma meno frequente. Se la diarrea è ricorrente, la perdita di liquidi può provocare disidratazione. È pertanto necessario reidratarsi assumendo non solo acqua ma anche sali e minerali.
4. Sangue nelle feci
La presenza di sangue nelle feci è un sintomo allarmante della malattia di Crohn. Il sangue si mescola alle feci quando l’infiammazione crea ulcere nell’intestino. Se il sangue proviene dalla parte alta del processo digestivo, le feci assumono un colore nero. Al contrario, se il sangue viene da fasi successive del processo digestivo, il sangue può avere un colore rosso brillante. La diarrea frequente può far perdere molti liquidi contenenti sangue. Se notate del sangue nelle feci, contattate immediatamente il medico.
5. Defecazione frequente
Oltre alla diarrea cronica, la malattia di Crohn provoca una defecazione frequente, fino a 20 volte al giorno o persino durante la notte. La defecazione frequente porta a una serie di patologie correlate tra cui le emorroidi. Attacchi prolungati di Crohn possono portare all’incontinenza fecale. Il retto può anche presentare ascessi e fistole che, a loro volta, possono indurre l’incontinenza fecale.
6. Perdita di peso
La malattia di Crohn può influire sulla crescita dei bambini che ne sono affetti. Se si manifesta prima della pubertà, la malattia di Crohn può limitare l’assorbimento dei nutrienti e bloccare la crescita dei più giovani. In un adulto, la malattia di Crohn può causare la perdita di peso poiché l’organismo non è più in grado di accettare il cibo. Durante il digiuno i sintomi digestivi della malattia vengono temporaneamente interrotti, pertanto chi ne soffre si sente spesso meglio quando non mangia. Chi è affetto dal morbo di Crohn può, inoltre, non riuscire ad assorbire carboidrati e grassi poiché tali elementi vengono espulsi e non ne vengono assimilate le calorie.
7. Artrite
Una persona con malattia di Crohn ha una maggiore probabilità di contrarre la spondiloartropatia sieronegativa. Questa malattia colpisce lo scheletro e ha sintomi simili all’artrite reumatoide. L’infiammazione può interessare le articolazioni principali, come quelle attorno a spalle, ginocchia e fianchi, e le articolazioni secondarie di mani e piedi. Questo malattia colpisce anche la capacità di rotazione, limitando il movimento e la funzionalità del corpo.
8. Dolore agli occhi
La malattia di Crohn può essere accompagnata da problemi alla vista. Se non trattati, questi problemi oculari possono avere conseguenze permanenti, fino alla cecità. Una condizione chiamata episclerite colpisce il bianco dell’occhio. Un’altra, chiamata uveite, interessa l’interno dell’occhio. Entrambe queste patologie sono il risultato dell’infiammazione. Contattate il medico se pensate di avere il morbo di Crohn e riscontrate gonfiore agli occhi, dolori o un calo della vista.
9. Calcoli biliari
La malattia di Crohn può avere conseguenze sull’ileo, l’ultima parte dell’intestino tenue, la cui funzione è quella di assorbire la vitamina B12 e i sali biliari. L’ileo, quando viene colpito dalla malattia di Crohn, non riesce più ad assorbire i sali biliari che vengono pertanto eliminati. La cistifellea si trova così a gestire un eccesso di colesterolo nella bile, provocando disagio e anche calcoli biliari. I calcoli biliari provocano attacchi molto dolorosi i cui sintomi sono simili all’attacco di cuore.
10. Problemi alla pelle
La malattia di Crohn può avere conseguenze anche sulla pelle di chi ne soffre. Può creare coaguli di sangue e portare alla trombosi venosa profonda. Sono due le manifestazioni cutanee più tipiche: l’erythema nodosum e il pyoderma gangenosum. L’erythema nodosum (eritema nodoso) provoca noduli rossi intorno agli stinchi. Il pyoderma gangenosum (pioderma gangrenoso) genera ulcere di tessuto necrotico. Si manifesta soprattutto nelle gambe ma può formarsi in ogni parte del corpo. Entrambe le patologie compaiono inizialmente sotto forma di piccole imperfezioni superficiali per poi aumentare sia di dimensioni sia in dolorosità.